Jazz Festival 2006: dove il Seeger Sessions Tour ebbe inizio

Il 24 aprile del 2006 viene pubblicato “We Shall Overcome: The Seeger Sessions” fortemente voluto da Springsteen come tributo a Pete Seeger e più in generale alla tradizione musicale popolare americana. Qualche giorno dopo prende il via da New Orleans uno dei tour più divertenti e coinvolgenti visti fino ad allora.

E’ il 30 aprile e il palco è quello del New Orleans Jazz & Heritage Festival. L’uragano Katrina aveva devastato la zona da non molti mesi e questo festival era l’occasione per una rinascita culturale della città. Sul palco al fianco di Springsteen non la fidata band ma un gruppo di musicisti misconosciuti ma più vicini artisticamente al tipo di spettacolo che si vuole rappresentare.

Lo spettacolo sì rivela sorprendentemente intenso e coinvolgente. Il mese di prova passato ad Asbury Park mostra i suoi frutti: un band con un affiatamento impensabile a priori. Nonostante Bruce si nasconda dietro una frase di rito, “Va bene, questo è il nostro primo concerto, speriamo che vada bene”, il livello musicale è veramente alto.

Molte le critiche positive da parte dei giornalisti americani e lo stesso Springsteen condivide questa opinione nella sua autobiografia “Born to Run”: “Ci fu uno show in America che si distinse non solo come uno dei migliori, ma uno dei più significativi della mia vita lavorativa: New Orleans”.

La scaletta si compone di brani da “We Shall Overcome” e classici di Springsteen rielaborati in una nuova chiave musicale come ad esempio “My City of Ruins”, pensata per la natia Asbury Park ma che ben si adatta alla città della Louisiana, e una stravolta e travolgente versione di “Open All Night”.

O MARY DON’T YOU WEEP / JOHN HENRY / JOHNNY 99 / OLD DAN TUCKER / EYES ON THE PRIZE / JESSE JAMES / MY OKLAHOMA HOME / MRS. McGRATH / HOW CAN A POOR MAN STAND SUCH TIMES AND LIVE? / JACOB’S LADDER / WE SHALL OVERCOME / OPEN ALL NIGHT / PAY ME MY MONEY DOWN / MY CITY OF RUINS / BUFFALO GALS / YOU CAN LOOK (BUT YOU BETTER NOT TOUCH) / WHEN THE SAINTS GO MARCHING IN

Come detto la devastazione portata dall’uragano Katrina è ancora visibile in città e Bruce nell’introduzione a “How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?”  non si lascia sfuggire l’occasione per esternare il proprio pensiero di riprovazione nei confronti di un’amministrazione federale che ha mostrato tutta la sua debolezza difronte alla catastrofe.

Ieri abbiamo avuto la possibilità di viaggiare nei dintorni di New Orleans… da Lake View al 9th Ward e credo di aver visto cose che non avrei mai pensato di vedere in una città americana… l’inadeguatezza ti fa sentire furioso e questo è quello che succede quando chi governa taglia i fondi delle agenzie che dovrebbero aiutare i cittadini americani in difficoltà. Questo è ciò che accade quando le persone giocano con la vita di altre persone per interessi politici… questa è un canzone di un collega di nome Blind Alfred Reed, l’ha registrata la settimana dopo il crollo della borsa che ha preceduto la Grande Depressione… Ho tenuto il primo verso e ne ho scritti altri tre, questa sera è per New Orleans… dedicato al Presidente Spettatore… ´How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?´

Tutto il progetto Seeger Session si concretizza ed ha credibilità grazie alla capacità di Springsteen di amalgamare sul palco un numero apparentemente ingombrante di musicisti, esperti nell’esecuzione di questo tipo di musica tradizionale ma che non avevano mai suonato insieme in questi contesti.

Con queste premesse è giusto che oggi venga finalmente pubblicata una versione ufficiale di questo concerto. Chi non c’era ha dovuto accontentarsi fino ad oggi di una registrazione amatoriale ma ora il multitraccia mixato da Jon Altschiller ci propone un suono corposo e caldo, che dona il giusto spazio, senza troppe sovrapposizioni, alla ventina di musicisti sul palco e la presenza del pubblico è di puro contorno. Consigliatissimo.

Discography, Live, Seeger Sessions Tour

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