La rivincita della Pilgrims Band

Nuovo appuntamento con le pubblicazioni dei live ufficiali. Questa uscita è dedicata al periodo 1992/93. Human Touch e Lucky Town erano gli album che venivano presentati durante il tour e sebbene questo non abbia mai goduto di grande rispetto all’intero della comunità dei fans il concerto  in oggetto è particolare.

Bruce decise per questo tour di avvalersi di una band differente. Non richiamò i fidati compagni della E Street Band ma si affidò ad altri musicisti. Validi professionisti che però non erano avvezzi alla liturgia springsteeniana e, soprattutto nel 1992, sul palco erano innegabili alcune difficoltà di amalgama ed infatti per i fans più intransigenti questo divenne il Pilgrims Tour.

Il concerto alla Brendan Byrne Arena di East Rutherford del 24 giugno 1993 ci offre l’occasione per rivalutare quel periodo e quei musicisti. In realtà il tour vero e proprio si era concluso il 1 giugno ad Oslo e questo è un concerto benefico a favore di alcune associazioni caritatevoli del New Jersey.

La scaletta offre rarità, cover e duetti con la partecipazione di molti ospiti quali Joe Ely, Southside Johnny, i Miami Horns, Soozie Tyrell ed inoltre alcuni membri della E Street Band: Steve Van Zandt, Clarence Clemons, Max Weinberg e Patti Scialfa.

I primi quattro brani formano un mini-set con Springsteen accompagnato da  Joe Ely nel primo brano ma che poi prosegue da solo in acustico. Un primo indizio di quella che sarà la strada intrapresa due anni dopo con il tour di The Ghost of Tom Joad.

I AIN’T GOT NO HOME (con Joe Ely) / SEEDS / ADAM RAISED A CAIN / THIS HARD LAND / BETTER DAYS / LUCKY TOWN / ATLANTIC CITY / 57 CHANNELS (AND NOTHIN’ ON) / BADLANDS / SATAN’S JEWELED CROWN / MY HOMETOWN / LEAP OF FAITH / MAN’S JOB / ROLL OF THE DICE – EVERYBODY NEEDS SOMEBODY TO LOVE / DOES THIS BUS STOP AT 82ND STREET? / BECAUSE THE NIGHT / BRILLIANT DISGUISE (con Patti Scialfa) / HUMAN TOUCH (con Patti Scialfa) / THE RIVER / WHO’LL STOP THE RAIN / SOULS OF THE DEPARTED / LIVING PROOF / THE STAR-SPANGLED BANNER – BORN IN THE U.S.A. / LIGHT OF DAY / SETTLE FOR LOVE (con Joe Ely) / GLORY DAYS (con Steve Van Zandt) / THUNDER ROAD / IT’S BEEN A LONG TIME (con Steve Van Zandt, Southside Johnny e The Miami Horns) / TENTH AVENUE FREEZE-OUT (con Clarence Clemons, Steve Van Zandt e The Miami Horns) / BORN TO RUN (con Clarence Clemons e Steve Van Zandt) / MY BEAUTIFUL REWARD / BLOWIN’ DOWN THIS ROAD (con Joe Ely, Southside Johnny, Soozie Tyrell e Patti Scialfa) / HAVING A PARTY (con Steve Van Zandt, Southside Johnny, Patti Scialfa e The Miami Horns) / JERSEY GIRL (con Max Weinberg) / IT’S ALL RIGHT (con Steve Van Zandt, Southside Johnny e The Miami Horns)

A distanza di due decenni l’esperimento con questo variegato gruppo di musicisti, assoldati specificatamente con l’aiuto degli amici Bob Dylan e Debbie Gold, è ascoltabile con un altro spirito. Non deve essere stato facile per loro, soprattutto all’inizio, calcare palcoscenici a cui non erano abituati e sopportare il peso del paragone con la leggendaria E Street Band.

Bobby King, Carol Dennis, Gia Ciambotti, Cleopatra Kennedy e Angel Rogers formano il gruppo di supporto vocale che offre interessanti venature gospel alla musica del nostro e di cui ritroveremo tracce anche nelle produzioni successive.

La sezione ritmica composta da Tommy Sims (basso) e Zack Alford (batteria) è forse l’anello debole di questa formazione. Il volto familiare di Roy Bittan alle tastiere e due validi professionisti come Shane Fontayne (chitarre) e Crystal Taliefero (chitarre e percussioni) completano l’organico per un totale di 11 elementi sul palco. Una formazione molto allargata come poi ritroveremo nei successivi tour di Wrecking Ball e con la Seeger Sessions Band.

Questa registrazione realizzata da Toby Scott e mixata da Jon Altschiller con l’aiuto di Danielle Warman, documenta una perfetta fusione tra passato e presente, in una serata speciale con il nuovo gruppo che condivide il palco con alcuni componenti della E Street Band.

Per completare l’opera sarebbe bello se ora venisse pubblicato ufficialmente anche il Kristen Ann Carr Fund Benefit Concert tenutosi al Madison Square Garden di New York due giorni dopo e che vide per l’ultima volta sul paco la Pilgrims Band con la partecipazione di Joe Ely e Terence Trent D’Arby.

Discography, Live, World Tour 1992-93
One comment to “La rivincita della Pilgrims Band”
  1. Devo ammettere che ci sono dei momenti in cui la propria posizione va rivista: questo è uno di quelli. Di fronte a questo spettacolo di concerto la mia puritanità di Springsteeniano legato al binomio indissolubile Bruce/E-Street Band ha vacillato e sicuramente ne esce intaccata. Certo amo sempre di più il Capo con la Band ma questa dimostrazione di forza è quella di un grande artista, di un grande musicista che sa il fatto suo sempre e comunque; proprio perché è riuscito a staccare il momento E-Street da questo preciso periodo storico!! Lunga vita al Boss.

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