Don’t cry because it’s over, smile because it happened

Clarence Clemons ci ha lasciato a 69 anni. Il decesso è stato causato da delle complicazioni
successive all’ictus che il musicista ha avuto lo scorso 12 giugno. Sono risultati inutili i lenti miglioramenti dello stato di salute riscontrati nelle ultime ore. Più che con le parole è con la sua musica che ci piace ricordarlo. E’ un triste giorno ma non piangiamo perché è finita, sorridiamo pensando a quello che è stato. Il suo sax suonerà sempre per noi. Grazie Big Man.

A poche ora dalla notizia, Bruce lo ricorda così: “Clarence ha vissuto una vita meravigliosa. Portava dentro un amore per le persone che lo faceva essere riamato. Ha creato una meravigliosa e ampia famiglia. Amava il sassofono, amava i nostri fan e dava tutto ciò che aveva ogni sera quando saliva sul palco. La sua perdita e’ incommensurabile e noi siamo onorati e grati di averlo conosciuto e di aver avuto l’opportunità di stare al suo fianco per circa 40 anni. Era un mio grande amico, un mio partner e con Clarence al mio fianco , la mia band ed io siamo stati capaci di raccontare una storia decisamente più profonda di quella contenuta semplicemente nella nostra musica. La sua vita, la sua memoria e il suo amore vivranno in quella storia e nella nostra band”.

Addio a Clarence Clemons – Mitico sax di Springsteen (La Repubblica 19.06.11)

“Mio fratello Clarence Clemons. Elogio funebre per il mio sassofonista, la mia ispirazione, il mio compagno, il mio amico di una vita” di Bruce Springsteen.

Il Socrate del sassofono. Il Re dell’Universo, il Grande Kahuna, il Principe della Città, il Duca di Paducah, Clarence Clemons ha iniziato la sua quarantennale amicizia e partnership musicale con Bruce Springsteen nel settembre del 1971, ad Asbury Park ed è diventato il Big Man in un’epoca in cui tutti nella band avevano un soprannome.

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