Allan Clarke, The Hollies e Born To Run

Nelle prime settimane del 1975 Allan Clarke cantante degli Hollies, la migliore band di Manchester fino a quel momento, era alla disperata ricerca di canzoni interessanti per lanciare la sua carriera solista. Attraverso un amico comune individua presso un editore tre brani inediti di un compositore americano a lui sconosciuto.

Esattamente i brani erano ‘If I were the Priest’, ‘Sandy’ e una terza con un tema musicale molto energico quasi furioso dal titolo ‘Born to Run’. I testi erano eccellenti e portavano la firma di uno sconobtr_clarkesciuto Bruce Springsteen. L’amico comune era Fernando Arbex, che era stato il batterista dei Los Brincos e viveva con Rosa, ex fidanzata di Graham Nash, l’altro leader degli Hollies.

Fin dal primo ascolto dei demo Clarke rimase scioccato e voleva assolutamente registrare quei brani. La registrazione ebbe luogo nell’aprile di quarant’anni fa, ben tre mesi prima della versione originale di Springsteen stesso. Come mai non successe nulla?

Le case discografiche hanno spesso peccato di conservatorismo per paura di sbagliare, rendendo in questo modo più complesso agli artisti il raggiungimento del successo. Alla EMI pensavano che il cantante degli Hollies, avendo già fallito con il suo primo album solista, non fosse un buon investimento. Permisero a Clarke di incidere i brani ma poi ne rimandarono la pubblicazione.

Solo nel settembre 1975, quando le radio hanno cominciarono a trasmettere la versione originale di Bruce Springsteen, decisero di pubblicare la versione di Clarke come singolo. Era troppo tardi. CBS Records investì mezzo milione di dollari per la campagna marketing di lancio del ragazzo nato per correre, il singolo di Clarke non venne assolutamente notato ed il resto è storia.

‘4th of July, Asbury Park (Sandy)’ ebbe diversa sorte e fu nuovamente incisa con gli Hollies e pubblicata lo stesso anno sull’album della band ‘Another Night’. 

Gli Hollies furono tra i primi artisti a pubblicare cover di brani di Springsteen. Il singolo pubblicato da Epic Records negli USA raggiunse la posizione 85 nella classifica dei singoli pop. Maggior successo lo ebbe in Nuova Zelanda dove raggiunse il 12mo posto, ma curiosamente non entrò in classifica in patria.

 

Clarke ci riprova l’anno seguente e nell’album solista ‘I’ve Got Time’ incide un’altra cover di Springsteen ‘Blinded By The Light’. Ripubblicato su CD qualche decennio dopo come bonus track troviamo anche ‘Born to Run’.

 

 

Discography, Spare Parts

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