My Beautiful Reward (alcune considerazioni)

di Armando Chiechi.

Sono davanti allo specchio e sono in bagno a sbarbarmi mentre dal vicino studio mi giunge una voce familiare. Una voce che a dispetto di quanto si potrebbe pensare su queste pagine, non mi giunge così frequentemente, non almeno come accadeva un tempo. Siamo invecchiati mio caro Bruce e forse tu più di noi, nonostante quel fisico che si direbbe miracoloso per un uomo di settanta e passa anni.

Ti ho visto in rete cantare Guthrie e mi ha fatto impressione ascoltare la tua voce che sembrava quasi spezzarsi come l’asse di un vecchio camioncino della Ford sulle strade impolverate dell’Oklahoma, nella speranza di trovare le indicazioni verso la terra di California. Eppure quanta autenticità dietro quei versi e quelle storie che raccontano un passato che non è mai passato ed un solo ed eterno presente. Strano il tempo penso e come possa trasformarci tutti o non trasformarci affatto!?!

Eh sì mio caro Bruce, perché a dirtela tutta sembra che quella favola sia finita per sempre e forse non c’è chiusura migliore che quella versione di “Shout” per scrivere The End e fare scorrere un lungo tendone su quella The Legendary E Street Band.

Leggo di un tour previsto per il 2022, ma onestamente ho paura in cuor mio possa diventare quello che hai sempre temuto, vedere che la tua immagine ritorni come una di quelle riflesse su uno specchio deformato, magari nel vecchio luna park di Asbury, N.J.

Se fossi Jon Landau ti suggerirei di guardare in direzione della Highway 61 in cerca di vecchi fantasmi o verso l’Oklahoma citato prima o perché no, magari verso la New Orleans delle marching band del Session Tour. Ma i sogni sono sogni e spesso nemici della realtà e  sicuramente non ho mai imparato da Madame Marie a leggere le sfere di cristallo ma vorrei dirti una cosa come potrei dirla al mio migliore amico:

“Caro Bruce, hai accompagnato la mia vita con una catastrofe di meravigliose canzoni, forse non ti ascolto più come una volta certo, ma è stato bello viaggiare insieme. Ho avuto la mia ricompensa e tanto mi basta da non chiedere altro, qualche volta potremo incontrarci o forse no chissà, ma volevo e ci tenevo a dirti solo questo… Grazie di tutto”.

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One comment to “My Beautiful Reward (alcune considerazioni)”
  1. “Se fossi Jon Landau ti suggerirei di guardare in direzione della Highway 61 in cerca di vecchi fantasmi o verso l’Oklahoma citato prima o perché no, magari verso la New Orleans delle marching band del Session Tour”
    questo è anche il mio auspicio!

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