Caro Bruce…

di Riccardo Rurali.

Caro Bruce,  cos’è che ti ho fatto? Ho diritto di saperlo.

Qualcuno ti traduce le mail di bruce_it e ti è giunta notizia che ho detto cose poco lusinghiere su Working on a Dream? Guarda, se è questo ti chiedo scusa. Per penitenza sto ascoltando in modalità ‘repeat’ This Life con la manopola degli alti a manetta. Escono delle scintille poco rassicuranti dalle casse, ma se c’è bisogno di sfiorare l’incendio, io lo sfioro.

O forse è stata quella volta a San Siro nel 2003? Lo so, ma la carne è debole e quando veniva giù il diluvio mi sono momentaneamente riparato invece di cantare stoicamente Worlds Apart con te. Farò un corso di Sufi per espiare e la canterò a squarciagola, incurante dei vicini, tutte le volte che farò la doccia.

No guarda, dimmelo, perché è chiaro che si tratta di un accanimento personale. Annunci il tour e non passi dalla mia città. Non fa niente, ci mancherebbe. Allora vediamo dove ti vengo a sentire. Ci sono varie possibilità. E ci ragiono su. E lo faccio a lungo. Sbagliare non posso.

O la mia scelta, basata su una serie di ragionevoli ipotesi, sarà vincente, o comunque, si sa, con te si casca sempre in piedi. Una sera fai Better Days e una sera fai Radio Nowhere. Una sera Racing in the Streets e una Drive All Night. Come tutti ho le mie preferenze, ma come dicevo caschi sempre in piedi, tutto sommato.

Studio bene il calendario del tour. E ci ragiono su. E lo faccio a lungo.

C’è il concerto nella mia città natale. Non pago l’hotel e approfitto per andare a trovare i miei, ma il fatto che a San Siro suoni durante la settimana e che non si riescano a reperire biglietti per il prato mi fa desistere.

Poi c’è Wembley nel fine settimana e Londra si raggiunge facilmente in aereo. Però, eh… c’è un però, mica son scemo! Il concerto arriverebbe dopo 12 giorni di pausa e anche i sassi sanno che in tali occasioni rispolveri la più standard delle scalette, per dare un po’ di rodaggio alla band. Lo sanno tutti, no?

Il concerto chilometricamente più vicino a casa mia: Gijón. Sarà senz’altro un grande festa, ma il fatto che sia l’unico concerto in Spagna e che abbia luogo in una piazza per te decisamente atipica fa un puzza di concerto di greatest hits da qui a Asbury Park.

Ah c’era anche il festival a Nijmegen. Ha, ha, ha… ma cosa sono? Un pirla? Un festival, ma dai!!! Cos’ho scritto in fronte? Va bene tutto ma mica vado fino in Olanda a sentirmi un concerto di due orette in cui se va bene la chicca è Badlands… Va bene, allarghi il mercato e vendi qualche CD a qualche adolescente che era lì a sentire il gruppo hip hop del momento, ma lo puoi fare tranquillamente senza di me.

Ginevra mi tenta: biglietti per il pit in vendita a parte e molto vicino a casa mia. Ci abita anche un’amica che se convincessi a venire al concerto mi farebbe risparmiare l’albergo. Certo che un concerto nella Svizzera francese… non fa il fetore di greatests hit che fa Gijón, però dai, cosa ti vuoi aspettare.

La steppa tedesca, Mönchengladbach, vabbè che tutto può succedere, però è dove hai distillato la scaletta più standard che si ricordi dai tempi dal primo leg del Tunnel of Love Express Tour. Via, non scherziamo.

E Roma. Dai! Concerto a posto unico in un ippodromo (sic)! La prima cosa che mi fa irrazionalmente (visto che l’ippica non c’entra un tubo) venire in mente è il film di Sydney Pollack “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Migliaia di fan occasionali in una sconfinata distesa di sabbia. Scartato.

Ma aspetta, ci sono! Eccolo che mi guarda dallo schermo: la data del 29 giugno a Parigi. Una delle tue piazze forti europee e unico concerto in Francia. Qui sì che farai qualcosa di davvero speciale! Parigi: il luogo del primo mitico pre-show acustico. Parigi: teatro dei due leggendari concerti a Bercy che hanno smosso anche il cuore di quegli smaliziati mailers che erano rimasti indifferenti -blasfemi! vergognatevi!- al maratoniano concerto di San Siro 2012! E poi un concerto di sabato in cui verranno i più sopraffini palati springsteeniani da tutta Europa. Sarà una serata indime
nticabile!

Caro Bruce, ma vaffanculo!

Sono qui che cerco di capire dove ho sbagliato e se mi fa più male che tu abbia suonato Drive All Night a Gijón, So Young and in Love a Nijmegen o Lost in the Flood a Wembley. Non sarà essermi perso tutto Darnkess, perché questo sembra che basti che non ci sia io tra il pubblico per suonarlo, no? Cerco di capire perché lo stadio mezzo vuoto di Ginevra si becchi Frankie e The Promise e non farmi neanche pensare a Mönchencazzingville (se avessi detto che avresti suonato solo una volta One Way Street, sarei curioso di sapere quanti avrebbero scommesso su questo concerto; anzi no, non sono curioso perché lo so: nessuno!!). E a Roma mezzo The Wild.

Le schiere dei tuoi fans, devi sapere, sono piene di grandi saggi che saranno subito pronti ad elargire, con un pizzico di sufficiente bonomia, perle di saggezza:

“eh, ma hai scelto il grande stadio… non si fa”
Già, perché Wembley è un campetto di periferia!
“eh, ma la data unica in un Paese, lì si sentono solo i grandi successi”
Un po’ come Better Days e Ain’t Good Enough For You a Gijón, no?
“ma i francesi sono un pubblico troppo rumoroso”
E i romani e gli asturiani sono zombie, immagino.
“ma i francesi sono un pubblico troppo tranquillo”
Chissà invece come saltavano a Ginevra…

A qualcuno verrà voglia di dirmi: “beh dai, però a Parigi ha fatto Lucille”. Opinione legittima come tutte, però dovrà essere corredata dell’indirizzo di casa del firmatario, perché lo vado a trovare, me lo faccio dire in faccia dopo aver saputo se era a San Siro a sentireLoose Ends o a Londra a sentire Jackson Cage. Se è stato alle Capannelle spero che abbia il buon gusto e l’educazione di non dire nulla. Come spiego appena sotto giro armato di mazza da baseball.

Caro Bruce, per tutto quello che ci ha legato nel passato ti dico una cosa da amico: Barcellona escludila permanentemente dai tuoi prossimi tour, perché anche se non ti verrò mai più a sentire, a scoprire in che albergo dormirai ci riesco (c’è della gente su bruce_it, sapessi…) e una scarica di legnate da qui al New Jersey non te la toglie nessuno.

“Now I think I’m going down to the well tonight and I’m going to drink till I get my fill”

Wrecking Ball Tour

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